Il nostro viaggio in Tirolo verso l’insediamento romano di Aguntum inizia dopo una pedalata di una cinquantina di chilometri lungo la ciclabile che costeggia la Drava e che dal piccolo centro di San Candido conduce a Lienz. Da qui altri sei chilometri per arrivare nel comune di Dölsach, nel cuore del Parco archeologico.
L’incontro con l’antica cittadina romana – che a quell’epoca faceva parte della provincia Noricum – avviene in un caldo pomeriggio di luglio, mentre gli archeologi, ancora al lavoro nel parco, rinvengono frammenti di quello che potremmo oggi definire un bicchiere da tavola.
La città romana di Aguntum – raggiunto il massimo splendore nel I e II secolo – fu distrutta nel 612 d. C. da Slavi e Bajuvari.
Attraversiamo quel che rimane delle terme dell’Agentum, il muro di cinta, un piccolo quartiere artigianale. Dove prima sorgeva l’antico insediamento romano ci sono adesso un museo ed un parco archeologico. All’interno del Museo brilla la grande vasca di marmo dell’atrium, accanto a rilievi romani, ceramiche, gioielli, monete, lampade, abiti e altri tesori.
Consigliamo di arrivare in orario (il museo chiude alle 16, ma l’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima) per evitare di farvi chiudere i cancelli in faccia.