Sono giornalista professionista freelance e viaggiatrice per passione.
Pratico vela quando ho bisogno dei consigli del vento, protetta da una noce che si inerpica sugli umori del mare di Calabria.
Il titolo parziale di questo mio sito che, più che un blog, considero una tessera del mio mondo nasce dalla concezione pittorica di “capriccio”. Una qualsiasi opera, spesso stravagante, che nasce da un’improvvisa fantasia del suo autore. Una stravagante, spesso bizzarra, combinazione di elementi diversi, il più possibile originali, tra sentieri non troppo battuti.
In questa pagina virtuale, che considero un cantuccio di cuore, ho deciso di mettere insieme una combinazione di elementi diversi, se volete, di “capricci” che oscillano tra il viaggio fisico e mentale.
Piccole tessere di mondo che ho visto, ascoltato, odorato, facendole mie al punto che, quando era ora di lasciarle, ho quasi sempre provato una sensazione forte di tristezza.
Da qui, l’irrinunciabile bisogno di ricominciare il viaggio. Sempre.